- 3 Aprile 2023
- Matteo Fratarcangeli
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- Comuni
Collarmele (AQ) 12 Agosto 2024
DA DANTE AI GIORNI NOSTRI UNA RIFLESSIONE SULL'ESISTENZA - Piazza dell'orologio ore 21:30
Situato alle porte del Parco Regionale del Sirente Velino, a metà strada tra il Parco della Majella, la Riserva Naturale Monte Salviano e il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Collarmele si trova in una zona strategica di grande interesse paesaggistico.
Le sue origini sono avvolte da un alone di mistero, forse il più particolare rispetto a tutti gli altri paesi della Marsica, proprio per la quantità di leggende e storie riguardo al suo passato. Diversi studiosi hanno indagato sulle origini del borgo e sulle sue particolarità, Corsignani parla ad esempio della presenza di “spiriti maligni” nella localitá Cetúra. Pansa sostiene invece che i persecutori di Cristo sarebbero nativi proprio di Collarmele. Gli storici De Salis, Gregorovius e Marcone riferiscono di storie di agguati, morti crudeli e di briganti.
Nel 1998 è stato realizzato un Parco eolico e nel 2006-2009 sono stati effettuati lavori di rifacimento, con l’installazione di 18 generatori di ultima generazione da 2 MW ciascuno, in grado di produrre annualmente 72.000 MWh, equivalenti al consumo di 50.000 famiglie. Il Parco eolico, uno dei più importanti in Italia, permette al Comune marsicano di garantire ai cittadini i servizi essenziali e di realizzare opere pubbliche grazie agli introiti derivanti dalla produzione di “energia pulita”.
La storia di Collarmele inizia dall’antico abitato di Cerfennia, nella Marsica antica. Nato come “oppidum”, cittadina fortificata, sorgeva sulla Via Valeria, una delle principali arterie di comunicazione, dove sorge oggi l’odierno Collarmele. Il secondo centro abitato da cui deriva l’odierno borgo fu denominato Collis Armelis, fondato presumibilmente dai superstiti della vecchia Cerfennia, distrutta o per cause naturali o da popoli invasori.
Durante il Seicento fu feudo dei Piccolomini, che arricchirono il Borgo di importanti architetture come il Santuario della Madonna delle Grazie.
Nel corso dell’Ottocento tutta la zona della Marsica fu caratterizzata da un’evoluzione del sistema dei mezzi di trasporto e delle vie di comunicazione. Nel 1915 anche Collarmele, come tutti gli altri borghi della Marsica, fu duramente colpito dal terremoto, che distrusse interamente la vecchia parte del paese. Tra il 1915 e il 1925 iniziarono le opere di ricostruzione che videro inevitabilmente un ammodernamento di tutte le abitazioni e delle strutture.