- 3 Aprile 2023
- Matteo Fratarcangeli
- 0 Comments
- 730 Views
- 5 Likes
- Comuni
Montagano (CB) 13 Agosto 2024
IL CAMBIAMENTO AMBIENTALE - PIAZZA BELVEDERE ORE 21:30
Un’ipotesi piuttosto accreditata, sostiene che Montagano sorga dove era presente l’antica Fagifulae, citata da Plinio“Naturalis Historia” volume III, in qualità di Municipio romano e dallo scrittore Livio, narrando delle vicende della Seconda Guerra mondiale Punica nell’anno 214 a.C.
Per la verità l’unico documento che attesta l’origine del paese è la “Pergamena Montaganese” risalente al XI secolo, epoca in cui il Paese apparteneva al Principato di Benevento, fondato dai Longobardi e rimasto in loro potere fino alla dominazione Carolingia (774-814).
La Pergamena Montaganese rilasciata dai Principi di Benevento Pandolfo III e Pandolfo IV nell’agosto 1039, attesta che a quell’epoca Montagano era già costituito come “Libero Comune”; ne riporta infatti i confini territoriali ed i nomi dei cittadini a cui viene affidato (774-814). A ribadire la nomina del paese a Municipio è un’iscrizione presente nel pavimento della chiesetta di Santa Maria a Faifoli.
Per ciò che riguarda il nome, alcune fonti storiche fanno derivare l’origine da Monte Ogeanum altre ivece da Montis Aganis, in greco monte bello. Fu centro molto importante in passato, si attesta infatti che nel periodo longobardo fosse capoluogo di una delle contee facenti parte del ducato di Benevento. Durante il periodo normanno il feudo fu sotto il controllo di Ugo da Castropignano. Nel periodo svevo divenne parte integrante della Contea di Molise; feudatario fu Simone di Santangelo. Dal 1500 al 1700 si susseguirono diverse famiglie feudatarie: Di Capua, Pignatelli e dal 1600 la famiglia Vespoli che ottenne il titolo di Marchesato. I feudatari di Montagano rivestivano un ruolo soprattutto militare che, impostogli dalle case reali, assicuravano ai sovrani un esercito sempre pronto per difendere il regno da eventuali incursioni straniere o per intraprendere campagne di conquista. La famiglia Vespoli conservò il feudo sino all’eversione della feudalità.
Tra il 1600 e il 1700, in un particolare momento di declino economico e produttivo verificatosi nelle campagne del Mezzogiorno, Montagano riusciva a distinguersi da altre realtà limitrofe per ricchezza e prosperità, consentendo alla popolazione di migliorare le condizioni economiche, di elevarsi culturalmente e di dedicarsi all’ampliamento edilizio del centro abitato.
La fioritura economica del Borgo fu opera del Saggio Parroco di Montagano “Don Damiano Petrone” (1959-1710), che aiutava le persone più povere offrendo loro i mezzi per l’acquisto di un terreno da utilizzare per la coltivazione. Episodio particolarmente importante nella storia di Montagano si verificò nel 1799. Il popolo meridionale accettando le idee illuministiche di libertà, uguaglianza e fraternità diffusesi in tutta l’Europa e culminate nella rivoluzione francese (1789), si ribellò contro i sovrani fondando la Repubblica Partenopea (1799) e scaturendo una serie di sommosse nei vari centri del Regno di Napoli, che investivano tutto il Molise.