Giorno 34 – Campotosto 03 Luglio 2021
Immerso nei Monti Sibillini il mio viaggio continua per il prossimo borgo, per la prossima meta. Lungo il viaggio ho attraversato Norcia, poi Arquata del Tronto, Pescara del Tronto, Amatrice ed infine sono arrivato a Campotosto. Umbria, Marche, Lazio ed Abruzzo sono le quattro Regioni che ho attraversato ed i miei occhi hanno potuto scrutare quanto questi borghi hanno sofferto il terremoto, quanto sono stati devastati e sventrati dai terremoti. Cantieri ovunque, macerie ovunque. Paesi fantasma, quasi spopolati ma che cercano di resistere, cercano di creare comunità e di salvare la memoria di quel posto, di quel luogo.
Mentre attraversavo Amatrice ho pianto, ho pianto perché non c’è più nulla; il paese storico è stato sventrato, solo il campanile – solitario – è lì ancora presente. Tutto è crollato.
Campotosto anche è stato distrutto e per colpa del terremoto ha subito un ulteriore spopolamento. Ma i pochi residenti vogliono crederci ancora e sperano tanto che il futuro riservi per loro qualche cosa di positivo.
Durante la serata è emersa l’importanza di concepire una distruzione, una crisi come un cambiamento e non come un annientamento. Se Dante arriva a compiere il viaggio è perché ha nutrito in sé l’esigenza di vivere realmente il male per superarlo.
Più di due ore di relazione e alla fine ce ne siamo andati arricchiti di idee.
Ho nutrito il mio animo di belle sensazioni.