- 3 Aprile 2023
- Matteo Fratarcangeli
- 0 Comments
- 739 Views
- 5 Likes
- Comuni
Trivigliano (FR) 30 Giugno 2024
CASTELLO DI TRIVIGLIANO ORE 21:00
Comune montano di origine medievale, con un’economia sostenuta dalle tradizionali attività rurali. La comunità dei triviglianesi, il cui indice di vecchiaia è compreso nella media, si divide tra il capoluogo comunale, scaglionato lungo le pendici di un alto colle di forma conica, la località di San Giovanni-Patoni, alcuni aggregati urbani minori e svariate case sparse. Il territorio comunale, che confina con un’isola amministrativa del comune di Ferentino, copre con la sua estensione una serie di rilievi collinari che gradatamente si innalzano in direzione dei monti Ernici. Questi ultimi si stagliano all’orizzonte con la loro cima più elevata, il monte Viglio; ricchi di acque, sono ammantati da maestose faggete e da fitti boschi di querce, aceri, carpini, ornielli e castagni, che in basso sono stati estirpati per far posto ai pascoli e alle colture. La chiusura di alcuni inghiottitoi carsici –il carsismo è un fenomeno molto diffuso in tutta la provincia– ha dato origine all’interessante lago di Canterno, situato a poca distanza dall’abitato. Sullo sfondo dorato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia un castello rosso munito di tre torri, merlate “alla guelfa” –quella centrale è più alta delle laterali–.
Storia
È menzionata per la prima volta nel X secolo, nell’ambito di una controversia con il vescovo di Alatri per il possesso di alcuni territori. Divenne ben presto feudo della vicina Alatri ma, pur rimanendo ad essa soggetta fino al Quattrocento, fu costantemente al centro di mire espansionistiche: nel XIII secolo appartenne al cardinale Gottifredo, poi passò per un breve periodo alla famiglia Caetani, per volere del suo più illustre rappresentante, papa Bonifacio VIII. Dopo aver cercato senza successo, insieme ad Alatri, di svincolarsi dal potere papale (1366), entrò a far parte dei possedimenti della famiglia Colonna, che la tenne fino al 1816. Il toponimo riprende il personale latino TREBELLIUS o TRIBELLIUS, con l’aggiunta del suffisso aggettivale –ANUS. Assai affascinante è il centro storico, di aspetto tipicamente medievale, con stretti vicoli, archi, portali, finestre architravate e piazzette panoramiche; si possono inoltre ammirare i resti dell’antica cinta muraria e quelli del castello che un tempo svettava sulla sommità del colle dove è posto l’abitato. Il patrimonio storico-architettonico annovera anche alcuni interessanti edifici religiosi: la chiesa di Maria Santissima Assunta, che conserva una preziosa pala d’altare seicentesca, e la chiesa dedicata a Santa Oliva.